“The concept is simple: as you travel deeper into a maze, your path typically becomes more convoluted. What if we invert this scenario and create a maze that brings clarity and visual understanding upon reaching the heart of the labyrinth?” Of course, those uninterested in the challenge of figuring out the maze can peek down on it from the Museum’s second and third floors – but where would be the fun in that?
E' bello che si progettino ancora labirinti, ci mancherebbe, ma un'idiozia del genere non la sopporto!
Ma si è mai sentito e visto un labirinto con 2 ingressi e senza un centro?
Coose da matti, tipiche di una mentalità contemporanea contorta e caotica.
Non che non si sappia cosa è il caos e che non ci si sguazzi dentro ma questa è proprio una perversione. Shitty!
Il Labirinto, tra le varie cose, simboleggia la vita, o se si vuole la semplice giornata nella quale ci si smarrisce per poi ritrovarsi, ma dove se non nel centro di noi stessi?
Al giovane architetto danese che è anche un tipo caruccio e talentuoso abbisognerebbe invece che di insulsi vernissages un pò di sana lettura tradizionale.
Lettura consigliata: Renè Guènon "Le Symbolisme de la Croix" / Vèga / 1931