"L'immagine dell'edificio di Gropius dà delle informazioni immediatamente comunicabili, rimanendo impresso nella memoria di chiunque ne avesse visto anche una sola fotografia ... Il grande terrazzo rientrato, ridiviso poi da setti in sott'ordine, è divenuto un tema canonico dell'architettura moderna; ma esso sottintende una volontà formale che supera il fatto funzionale, poichè lo stare sul terrazzo, con il vicino a trenta centimetri di distanza, invisibile ma non inascoltabile al di là del tramezzo, non è certo l'optimum funzionale. Altro tema Gropiussiano divenuto tipico (e oggi consumato al punto che usarlo ancora diviene una civetteria) è quello del pozzo scale, completamente vetrato per denunziare all'esterno questa funzione. Per non intorrempere quest'unica apertura verticale ("la cascata di vetro") i pianerottoli sono leggermente arretrati e il vetro continua come nelle moderne curtain walls, al di fuori del solaio. Si parlava di architettura funzionale, ma anche in questo caso è evidente che si tratta di uno stilema, sia pur semanticamente preciso e privo di ambiguità. Ma chiunque debba pulire, a turno, la scala di un condominio, sa benissimo che tale eccesso di superficie vetrata, non sia affatto guistificato dalla funzione, e gli svantaggi non pochi. Si voleva, più che badare al compimento di uno scopo, che apparisse chiara all'esterno la posizione e la forma delle scale; ma tale ridondanza del segno architettonico ha dato origine, negli sprovveduti imitatori, alla retorica - sia pur di nuovo tipo: la retorica funzionale e strutturale - che inficia buona parte della nostra edilizia popolare".

brano tratto da:
A. Borsi - G.K. Konig "Architettura dell'Espressionismo" / 1967

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